Jag bakar Lussekatter för Lucia

Ieri era Santa Lucia e ho deciso di passarla alla maniera svedese, almeno culinariamente parlando. Ho preparato questi lussekatter, deliziosi dolcetti allo zafferanno e uvetta che ora andranno ad affiancarsi alle care kanelbullar – che rimangono comunque imbattibili.

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In Svezia la festa di Santa Lucia è molto sentita nell’ambito delle tradizioni natalizie (per una lettura acculturante rimando sempre al buon Sweden.se), tanto che la preparazione di questi dolcetti risale al Seicento. Il nome lussekatter sta infatti per “gatti di Lucia” in quanto, secondo la leggenda, il diavolo sarebbe apparso in forma di gatto quando Gesù Bambino stava offrendo dei panini a dei bambini. Il colore dorato dello zafferano starebbe dunque ad indicare la luce che guida i bimbi – che in Svezia, vestiti di bianco e con corone di candele sulla testa, per l’occasione sfilano in corteo portando questi dolcetti di pan brioche .

Quindi, dato che la Svezia mi manca da morire, ho voluto farle un’omaggio e immergermi in un po’ di cultura svedese. Quest’anno posso dire perciò di aver celebrato culinariamente Santa Lucia (giorno in cui di solito non faccio mai nulla, perché non sentito nella tradizione delle mie parti). E dato il tema natalizio, con questa ricetta partecipo al contest Raccontami il Tuo Natale in una Ricetta di Tortedinuvole.

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Quindi, avete voglia di darmi una mano? 😉
Potete contribuire con il vostro voto mettendo mi piace sulla mia foto appena verra pubblicata dalla pagina Torte di Nuvole – ma, promesso, vi metterò il link. E farò sufficiente spam che non potrà non passarvi sotto gli occhi 😛

***ECCO QUI IL LINK PER VOTARE LA MIA RICETTA***

GRAZIE 🙂

La ricetta che vi propongo oggi si basa su un’originale DOC che mi è stata gentilmente procurata dalla mia cara amica svedese E., a cui va un doppio grazie (suoi genitori compresi) perché mi ha fatto avere 2 kg di vetemjöl ( ❤ )la speciale farina che hanno in Svezia e fondamentale per fare le kanelbullar.

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Sì, è in svedese. E quindi è stata una bella occasione per rispolverarlo un po’, altra cosa che mi ha fatto andare in modalità “super nostalgia” da terra gialloblu.
Non preoccupatevi, comunque, sotto la trovate tradotta con qualche aggiustamento di dosi, le quantità degli ingredienti convertite in grammi ed eventuali sostituzioni con prodotti italiani.

Un grazie va inoltre alla mia cara amica – italiana – A. per avermi aiutato a preparare – e mangiare! – questi dolcetti favolosi.

Lussekatter (per 30 panini)

Ingredienti

Primo impasto

50 gr di burro (io senza lattosio)
5 dl di latte (io senza lattosio)
25 gr di lievito fresco in cubetto
1 tsk di sale = 5 ml = 1 cucchiaino da té
1/2 msk di zucchero = 15 ml = 3 cucchiaini da té

11 dl di vetemjöl (può andare bene la farina monitoba) = circa 700 gr
Nota: 2,5 dl (170 gr) della farina vanno usati per il primo impasto; i restanti per il secondo ma ricordatevi di tenerne un po’ per la lavorazione dei micetti

Secondo impasto

2 bustine di zafferano
125 gr di burro (io senza lattosio)
2 dl di zucchero = 160 gr
1 uovo

Decorazione

uvetta
1 uovo

Preparazione

Partite con il primo impasto. Sciogliete i 50 gr di burro in un pentolino e aggiungete il latte, fino a portare il tutto alla temperatura di 37 gradi, proprio come per le kanelbullar (io ho fatto fede al dito, come al solito).

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Sciogliete poi il lievito nel composto e aggiungete il sale, lo zucchero e la farina. Lasciate riposare per un’ora nel forno con la sola luce accesa.

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Nel frattempo preparate il secondo impasto: mescolate lo zafferano allo zucchero e uniteli al burro sciolto a bagnomaria e all’uovo.

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Mescolate bene e incorporate al primo impasto, aggiungendo poi la restante farina un po’ alla volta. Dovete ottenere un impasto morbido, piuttosto umido ma lavorabile (avrete modo di aggiungere altra farina quando preparerete le formine).

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Lasciate riposare ancora per una mezz’ora. L’impasto aumenterà ancora e avrà una bella consistenza morbidissima (fluffy in inglese è un’espressione perfetta secondo me) e facilissima da lavorare.

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Dividete l’impasto in palline, create dei serpentelli di circa 15 cm e dateci la forma di gatto arrotolandoli alle estremità verso il centro. Spennellate con l’uovo sbattuto e decorate con l’uvetta.

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Infornate a forno già caldo 220 gradi per 10-12 muniti, fino a quando i lussekatter si saranno imbruniti.

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Una bontà. Sofficissimi questi lussekatter.
E adattissimi per la fika natalizia. Io e A. ne abbiamo divorate 4-5 a testa. Fortuna che c’era il tè verde ad aiutare la digestione.

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