Letture

In questi giorni non avevo molta voglia di fare, quindi ho passato un po’ di tempo a rilassarmi. Così mi è passato per la testa di sistemare un po’ il blog e sono finita con il rileggere quasi tutti i post che ho scritto da quel Martedì Grasso in Svezia ad oggi.
E’ stato bello vedere quante cose sono successe da allora e come, attraverso il cibo, son finita con il tenere un diario di viaggio di tutte le avventure in cui sono incappata.

Stando in tema di 1 maggio, pensando a cosa ho scritto esattamente un anno fa, mi viene da sorridere ed mi son tornati in mente molti bei ricordi. In quel post scrivevo dell’esperienza della Valborg, la festa svedese di benvenuto alla primavera. E pensare che all’epoca ho speso tutta la giornata al sole, in canottiera e pantaloncini corti. Mentre oggi sono seduta sul divano con tuta da casa e coperta di pile. Fuori diluvia, è grigio da giorni.

Ma c’è anche un’altra cosa che mi ha colpito di quel post di un anno fa: avevo infatti scritto che il cammino verso l’essere vegetariana si stava facendo sempre più consolidato. E devo dire che, un anno dopo, lo sono diventata in modo definitivo. O meglio, come mi son più propriamente definita, sono “pescetariana“. Con questo intento, infatti, era nata la rubricaIn Cucina con Ombrina“.

Ecco allora che la ricetta di oggi è pienamente in linea con il nuovo regime alimentare. Come portata principale vi propongo il merluzzo con crema di barbabietole, pesce che ritengo piuttosto triste. Così, qualche giorno fa, per finire tutte le barbabietole che avevo comprato, ho optato di cucinare il merluzzo con una crema del tubero violaceo. E debbo dire che è venuta fuori una cosina niente male.

Per contorno, invece, delle carote speziate, ricetta trovato su GialloZafferano e che avevo voglia di provare, modificandola e personalizzandola come di consueto.

 

Merluzzo con crema di barbabietole

Ingredienti (per 2 persone)

400 gr di filetti di merluzzo
1 barbabietola rossa (io ho preso quella già pronta cotta al vapore)
1 cucchiaio di semi di sesamo
sale e pepe qb
qualche goccia di succo di limone

Preparazione

In un mixer frullate la barbabietola tagliata a cubetti. Trasferite la purea in una ciotola, salate, pepate e aggiungete i semi di sesamo.

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Sporcate i filetti di merluzzo nel composto di barbabietole su tutti i lati e, dopo averli messi in una teglia di vetro rivestita di carta da forno, ricopriteli con la purea. Aggiungete qualche goccia di succo di limone.

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Infornate a forno già caldo a 180° e cuocete per 25/30 minuti, riservando qualche minuto finale in modalità grill così i filetti fanno la crosticina.

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Carote speziate

Ricetta liberamente ispirata a GialloZafferano

Ingredienti (per 4 persone)

400 gr di carote
1 stecca di cannella
1 chiodo di garofano
1 cucchiaino di noce moscata
3-4 grani di pepe nero
sale qb

Preparazione

Riempite un pentola con dell’acqua e unite le spezie.

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Nel frattempo pelate le carote e tagliatele a rondelle. Quando l’acqua sfiora il bollore, ponete le carote nell’apposito cestino per la cottura a vapore, chiudete il coperchio e lasciate cuocere, a fiamma bassa, per 15/20 minuti.

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Voilà!

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Jag fikar med Saftig Tigerkaka

Non so se ve lo ricordate, ormai risale a quasi 10 mesi fa (caspita, di già?). Ma nell’ultimo post in diretta dalla Svezia, quello del mjölkstuvade makaroner med hemlagade köttbullar, avevo pubblicato l’immagine di un ricettario di dolci in svedese regalatomi dall’amico spagnolo E. poco prima che partissi per tornare in patria.
Da allora, sono sincera, non avevo mai provato alcuna ricetta.
Ma domenica scorsa – e come si dice, meglio tardi che mai – ho avuto l’occasione di sperimentarne ben due. Compagne di pasticci E. (la mia amica svedese dei lussekatter con cui Aroma di Cannella ha vinto il primo riconoscimento dal mondo della rete) ed ancora E. (Repubblica Ceca). Che sia il caso di rompere la tradizione e mettere i nomi?
Come vi avevo già accennato nello scorso post, ho passato passato una bella domenica a pasticciare con le donzelle: dai falafel a due ben dolci per una ricca fika (per chi fosse incappato per la prima volta con questo articolo nel blog, con fika non mi riferisco a nulla di volgare; per un aggiornamento sulle tradizioni svedesi leggete qui). Tanto che poi ci siamo sentite così in colpa che io ed E. svedese siamo andate in palestra due ore, mentre E. ceca aveva partita di basket.

Assieme alla E. svedese, ho così consultato il ricettario e abbiamo deciso di optare di cominciare con la Saftig Tigerkaka, ossia la torta bicolore o marmorizzata, e poi per un secondo dessert alla frutta (ma per quest’ultimo vi tengo la sorpresa e rimando ad un prossimo articolo).

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Devo dire che, nonostante la natura di questa torta mi abbia sempre dato l’idea di una preparazione complicata, si tratta invece di una ricetta super facile e golosa, che qui per voi ho tradotto in italiano con tutti i riferimenti in grammi. Perchè si sa, gli Svedesi, vanno di dosatori e misurano usando i fratellini del litro.

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Il set di dosatori che mi ero comprata in Svezia. Questa foto è vecchissima, risale al 19 marzo 2014. Non so perchè non l’abbia usata prima.

Saftig Tigerkaka

Ingredienti

200 gr di margarina
2,5 dl = 200 gr di zucchero
4 uova
3,5 dl = 190 gr di farina
0,5 tsk = 2 gr di sale
100 gr di cioccolato fondente all’arancia
mezza bustina di lievito per dolci

Preparazione

Accendete il forno a 170° e cominciate sciogliendo a bagnomaria il cioccolato.
Nel frattempo in una ciotola con lo sbattitore elettrico lavorate  la margarina con lo zucchero fino ad ottenere un composto omogeneo. Unite poi le uova, una alla volta.

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Aggiungete poi la farina setacciata con il lievito e mescolate con un cucchiaio di legno. Dividete poi l’impasto in due parti e in una delle due versate il cioccolato fuso.

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Unite poi i due composti mescolando pochissimo con il cucchiaio.

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Versate l’impasto su una tortiera (oppure sullo stampo da plumcake, stando al ricettario) spruzzata con lo spray staccante oppure foderatela con carta forno, oppure fate usate uno stampo in silicone. Sapete come fare, insomma.
Il dito nella seconda foto è di E. svedese, la quale ha voluto sottolineare la scarsa omogeneità della mescolata.

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Infornate per 45 minuti e fate la prova dello stecchino per valutare la cottura.

Et voilà!
Pronta per una fika accompagnata da tè alle prugne ceco.

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Foto in sezione per far vedere come un po’ di tigre sia venuta fuori.

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Momenti Svedesi

Oggi mi sono concessa un momento svedese tutto per me.
Si sa, la Svezia mi manca e chi mi sta attorno ne sarà ormai anche stufo. Ma che posso farci, quando vivi un’esperienza che ti cambia la vita, non puoi che non continuare a tirarla fuori, a parlarne, a condividerla con gli altri, a ricordare com’era. In particolare ora che sono a contatto con tanti nuovi amici arrivati qui in Italia come studenti Erasmus, mi viene naturale raccontare della mia esperienza e pensare a quando anche io ero come loro.
E poi ogni volta che vengo in contatto con qualcuno dalla Scandinavia, ah beh, divento matta. C’è pure una ragazza svedese da Bächseda, vicino Jönköpings. La prima cosa che le ho chiesto è stato di parlarmi un po’ di svedese, mi mancava troppo l’accento cantilenante, che personalmente ritengo fare quasi concorrenza al nostro italiano, se devo essere sincera.

Quindi in questo fervore, penso possiate immaginare l’esaltazione che mi è venuta quando ho visto che su Giallo Zafferano hanno pubblicato una ricetta svedese: le Hasselback Potatis, ossia le patate alla Hasselback.
Non potevo non sperimentarle.

Sicché stasera mi son presa il mio momento memorial tutto svedese e mi son cucinata questo piatto, un po’ adottato in versione light – perché son sempre a regime – ma che comunque è venuto fuori molto buono. In più è una versione che richiede molto meno tempo, ma mettetela via perchè ci vogliono 50 minuti di cottura.
La ricetta di oggi quindi è riadattata sulla base di quella di Giallo Zafferano che, com’è corretto fare per riconoscere la paternità, potete trovare qui. E seguitela pure, so che loro son meglio.

Hasselback Potatis
Ingredienti (per una persona)

2-3 patate (a seconda della vostra fame)
2 tsp di origano
2 tsp di prezzemolo
2 tsp di aglio in polvere
1 tsp di pepe
1 tsp di sale
2 cucchiai di parmigiano grattuggiato

Preparazione

Lavate bene le patate, incidete le fette, prestando attenzione a non tagliare del tutto e lasciatele gocciolare.

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In una tazza unite le erbette con il sale, il pepe e il parmigiano.

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Riempite le patate con il condimento e infornate a forno caldo 200° per 50 minuti.

Un profumino meraviglioso. Si sono fatte aspettare, ma ne è valsa la pena. Ci sarebbe stata bene una Stockholm 7.5 se devo essere sincera. Pazienza.

Smaklig Måltid!

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